Manifesto

Io sono una persona

  • Se ho una mia voce, se do una mia risposta.
  • Se entro in ascolto profondo della voce degli altri.
  • Quando assumo il bene e il male che c’è dentro di me.
  • Se do voce ai miei bisogni, ai miei diritti e so contemporaneamente dare voce ai bisogni e ai diritti degli altri.
  • Se non consento a nessuno di calpestare i miei diritti, i miei bisogni, la mia dignità, tutto ciò che è sacro per me.
  • Se considero la mia coscienza come un tribunale cui rispondere in ogni circostanza.
  • Se non delego ad altri ciò che posso fare io.
  • Se non mi faccio considerare come una cosa, un oggetto da usare a piacimento.
  • Se so entrare in tutto ciò che costituisce un valore e so uscire da tutto ciò che valore non è.
  • Se vivo senza stampelle di sostanze che mi allontanano da me stesso e mi tolgono la libertà e la consapevolezza di me.
  • Se so toccare la mia sofferenza, i miei limiti, i traumi, le separazioni, le sconfitte, i tradimenti, tutto ciò che è causa di sofferenza.
  • Se so riconoscere il male che è dentro di me e decido di superarlo.
  • Se so che la mia libertà apre e chiude le porte, crea e distrugge.
  • Se rispondo con una azione costruttiva ad una distruttiva.
  • Se so trasformare l’impotenza in potenza, la paura in coraggio, la disperazione in speranza.
  • Quando mi rialzo, quando metto il cuore oltre l’ostacolo, la mente oltre il limite.
  • Se amo la mia identità, la mia famiglia, la mia cultura ma ho rispetto sincero di ciò che sono e sentono gli altri.
  • Se difendo la mia libertà e non invado quella degli altri.
  • Se so riconoscere la verità da chiunque e da dovunque essa provenga.
  • Se so dire sì al bene e no al male, sì alla verità no alla menzogna, sì alla giustizia no all’ingiustizia.
  • Se non delego partiti, organizzazioni, sindacati, istituzioni a pensare al posto mio.
  • Se non approfitto dei piccoli, dei deboli, di chi non sa difendersi.
  • Se ho occasione di rubare impunemente e non rubo, di manipolare senza conseguenze e non manipolo, di approfittare delle disgrazie degli altri e non approfitto.
  • Se so vedere quel che ci unisce e so trovare una soluzione a ciò che ci divide.
  • Se tra la legge dello Stato che me lo consente e la legge della coscienza che me lo vieta, io scelgo la voce della mia coscienza.
  • Se ho sempre qualcosa da aggiungere al mio essere persona perché di ESSERE PERSONA non si finisce mai in quanto PERSONA E’: “IL SOGGETTO UMANO CREATIVO”.


Orvieto 30 novembre 2008, Paolo Vincenzo Manco